lunedì 30 gennaio 2017

This War of Mine (Microsoft Windows, macOS, Linux, PlayStation 4, Xbox One, Android, iOS) - Recensione -



La guerra non è mai una bella cosa (anche se è purtroppo insista nella umanità), ma se c'è un aspetto di questa follia umana di cui difficilmente si parla è la situazione delle popolazioni civili durante le guerre, gli assedi, le battaglie che si sono alternate nel corso nostra storia. Eppure a ben pensarci è uno degli argomenti più delicati e difficili che si possa parlare. Questo gioco prodotto dalla 11 bit studios cerca aprire uno squarcio nella vita di quelle persone si ritrovano in una situazione infernale come un'assedio (infatti il gioco si ispira alle vicende dell'assedio di Sarajevo).

This War of Mine è un gioco di sopravvivenza, in cui il nostro obbiettivo sarà quello di guidare un gruppo di civili bloccatati in un assedio, ricercando cibo e materiali adatti alla sopravvivenza, evitando al contempo i pericoli (spesso mortali) e attuando diverse scelte morali.

mercoledì 25 gennaio 2017

Your Name ( Kimi no na wa) di Makoto Shinkai - Recensione -


Titolo originale: 君の名は。(Kimi no na wa.)
Paese di produzione: Giappone
Anno: 2016
Durata: 107 minuti
Genere: animazione, sentimentale, scolastico, viaggio nel tempo
Regia: Makoto Shinkai
Soggetto: Makoto Shinkai
Sceneggiatura: Makoto Shinkai


"Quel giorno in cui sono cadute le stelle è stata come… Come una visione dentro a un sogno, niente meno di questo. Uno spettacolo magnifico." 

I legami che uniscono due persone sono un po' come i fili di un ricamo... si formano, si intrecciano, formano schemi, a volte si sciolgono, a volte si riformano quando meno ce lo aspettiamo. Ogni punto, colore o intreccio rappresenta quindi un punto della nostra storia in comune, ma cosa succederebbe quando due fili apparentemente destinati a non intrecciarsi mai finiscono per incontrarsi? Makoto Shinkai ci narra una bellissima storia d'amore dove il bandolo della matassa sembra impossibile da scogliere, in una infinita girandola di intrecci mancati.

lunedì 23 gennaio 2017

Glass Maiden/Crystal Blaze - Recensione -


Diretto da Mitsuko Kase
Studio Studio Fantasia
Episodi 12
Anno: 2008
Genere: Azione, Fantascienza, Mistero.

In una misteriosa e torbida città, composta da relitti umani che vogliono dimenticare il proprio passato e ricominciare una nuova vita, gira la voce che alcune ragazze scappate di casa siano state usate da una misteriosa organizzazione e ritrovate con un corpo interamente di vetro, prima di sbriciolarsi dopo pochi secondi, venendo perciò definite "Glass Maiden". Sarà proprio scortando un cargo che i nostri protagonisti, facenti parte della agenzia investigativa S&A scopriranno al suo interno una ragazza che è riuscita a fuggire ancora viva dagli esperimenti dell'organizzazione, che sta tentando di creare armi umanoidi usando cavie umane di sesso femminile. 

venerdì 13 gennaio 2017

"Rogue One: A Star Wars Story" - Il film "Commandos" di Star Wars - Recensione -


Anno: 2016
Durata: 133 minuti
Genere: fantascienza, azione
Regia: Gareth Edwards
Soggetto: John Knoll, Gary Whitta
Sceneggiatura: Chris Weitz, Tony Gilroy



Dopo il deludente capitolo VII ero veramente restio a guardare questa sorta di prequel, i dubbi in testa erano tanti, ma alla fine la curiosità ha vinto la battaglia e approfittando della iniziativa del cinema a 2€ sono andato a vederlo.

Fin dal capitolo della saga ( che poi si chiama Episodio IV, poi ditemi se la gente non fa confusione) c'è sempre stato un elemento importante per le vicende della storia ma sempre tenuto nell'ombra. Sto parlando dei famosi piani della morte nera rubati dai ribelli, l'intero capitolo quattro gira quasi interamente intorno a questo punto, tanto da finire poi quasi dimenticato (eppure intorno ai piani si scatena una lotta serrata tra impero e ribelli tale da cambiare le sorti della storia). Quindi l'idea di girare un film interamente incentrato su come i ribelli si sono impossessati di tali segreti era veramente accattivante ma allo stesso molto coraggiosa, considerando che i cavalli da battaglia delle serie (I personaggi classici della saga, i combattimenti con le spade laser, Yedi e Sith ecc) non sarebbero stati presenti e il tutto poteva trasformarsi in una gigantesca e noiosa compilation di "pio-pio" (onomatopea del laser di mia invenzione).  

lunedì 9 gennaio 2017

Fornitori di Servizi in streaming Anime

La diffusione di internet e delle connessioni preformanti (finalmente anche in Italia, anche se non ovunque) sta spostando la fruizione di serie tv e film su i servizi di streaming on line, che con un abbonamento mensile o gratuitamente (grazie alla pubblicità) offrono un catalogo sempre accessibile in ogni momento della giornata e in ogni luogo. Forse uno dei settori che più ha giovato di questa situazione è l'animazione giapponese, che relegata fino a pochi anni fa a una manciata di titoli  o anche meno grazie all'iniziativa di pochi editori presenti sul mercato, oggi invece grazie alle piattaforme on line possiamo usufruire dalla maggior parte della offerta Anime che esce annualmente in Giappone. Ma quali sono i migliori servizi di streaming presenti sul mercato?  Questa è la mia esperienza per ogni piattaforma, spero che vi possa essere utile:
  

mercoledì 4 gennaio 2017

Il GGG - Il grande gigante gentile - Recensione -



Titolo originale The BFG
Paese di produzione Regno Unito, Stati Uniti d'America, Canada
Anno: 2016
Durata: 117 min
Genere: fantastico, avventura
Regia: Steven Spielberg
Soggetto: Roald Dahl (romanzo)
Sceneggiatura: Melissa Mathison

Roald Dahl è uno di quei autori che da bambino non capitò mai di leggere e che adesso rimpiango di non averlo fatto, sopratutto perché i suoi libri sono pieni di storie fantastiche e magiche che solo da bambini si può apprezzare in ogni sfumatura e che lette da adulti rimango storie bellissime ma qualcosa purtroppo sfugge (l'intervento della regina visto da adulto risulta un po' una baracconata, da bambino probabilmente mi sarebbe sembrato meraviglioso). Perlomeno nel corso del tempo ho visto i principali film tratti dalle sue opere (Il mio preferito rimane Matilde sei mitica) e quindi non potevo non andare a vedere al cinema un film tratto da uno dei suoi libri più amati e diretto da un regista che apprezzo particolarmente. 

La trama vede Sophie, una bambina orfana che vive a Londra, venire rapita da un gigante, che la porta nel suo mondo, composto esclusivamente da Giganti divoratori di umani (o come dicono loro urbani), in special modo di bambini. Quando Sophie comincia a temere per la propria vita, scopre che il gigante che l'ha rapita è l'unico della sua specie che non mangia carne umana e dal carattere gentile e mansueto. Il suo nome è GGG (acronimo di "Grande Gigante Gentile"), che ha come lavoro quello di portare bei sogni ai bambini. Tra i due nascerà una dolce amicizia. Purtroppo gli altri giganti sono fatti di pasta diversa e Sophie e GGG dovranno trovare un modo per fermarli definitivamente.    

lunedì 2 gennaio 2017

La casa sulle sabbie mobili di Carlton Mellick III - Recensione -


Per parlare di "La casa sulle sabbie mobili" bisogna prima parlare della Bizarro fiction (altrimenti ci sarebbe il forte rischio che prendiate il romanzo come il parto di qualche folle e che cestiniate il tutto prima ancora di leggere anche una sola singola frase).

La Bizarro fiction è un genere letterario in cui gli elementi dominanti sono: l'assurdo, la satira, il grottesco e il fantastico (spesso il tutto viene condito da un Humour demenziale/nero). La Bizarro ficiton non ha un schema predefinito, ma viene formato da un miscuglio in cui sono presenti vari generi (in un riuscito amalgama di elementi normalmente in contrasto tra loro).